L'ELETTRO
STIMOLAZIONE

Centro Fisioterapico Fisioklinic

L’elettrostimolazione è una metodica fisioterapica esercitata attraverso un apposito strumento denominato elettrostimolatore, atto a stimolare, mediante degli elettrodi, le contrazioni muscolari attraverso micro-impulsi elettrici a bassa frequenza. Questa tecnica, ideata negli anni ‘70 con scopi prettamente fisioterapici e riabilitativi, con il tempo ha subito un’evoluzione, declinando così l’utilizzo dell’elettrostimolazione muscolare in ambito sportivo, come nel caso degli allenamenti e di recuperi muscolari, ed in quello estetico, come alleato nei trattamenti linfodrenanti e di riduzione del grasso corporeo.

ELETTROSTIMOLAZIONE: COME FUNZIONA

elettrostimolazione praticata al collo di una paziente nel centro fisioterapico fisioklinic a tribiano

Grazie a degli appositi adesivi una serie di elettrodi vengono applicati sul corpo del paziente in prossimità dell’area o del gruppo muscolare da trattare. L’elettrostimolatore invia poi agli elettrodi gli impulsi elettrici in grado di generare la stimolazione. Parliamo di una quantità molto piccola di energia elettrica che e’ in grado di produrre una contrazione efficace del muscolo, con lo stesso risultato di una contrazione generata dal sistema nervoso vero e proprio. Questa tecnica permette di strutturare allenamenti in diversi modi, tenendo conto della propria condizione fisica, del tempo a disposizione e degli obiettivi che si vogliono raggiungere.

ELETTROSTIMOLAZIONE: A COSA SERVE

L’elettrostimolazione e’ un trattamento efficace nella riabilitazione da patologie ossee, muscolari, tendinee e dei legamenti.

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Produce diversi benefici tra cui l’aumento del trofismo della zona trattata, la diminuzione dei processi infiammatori, una migliore ossigenazione dei tessuti e la riduzione delle aderenze. Variando i parametri dell’elettrostimolazione e’ possibilie indirizzare la sua funzione verso diversi obiettivi:

  • in ambito sportivo l’elettrostimolazione viene usata per l’allenamento ed il recupero muscolare. E’ possibile incrementare la resistenza, la velocità o la forza, poiché i micro impulsi generati dall’elettrostimolatore sono similari a quelli che in condizioni normali il cervello invierebbe alle articolazioni nervose. 
  • l’elettrostimolazione in ambito medico viene utilizzata con scopi riabilitativi e a supporto della terapia del dolore, in quanto le correnti generate dai dispositivi hanno degli effetti analgesici, agevolando l’azione dei farmaci in profondità. E’ ideale in caso di infortunio o di immobilizzazione dovuta a traumi di natura muscolo-scheletrica e, se affiancata da sedute di fisioterapia, permette di velocizzare il recupero sia del tono muscolare che della massa muscolare.
  • l’elettrostimolazione estetica si adatta per la cura di alcuni inestetismi della pelle, come ad esempio la cellulite, la ritenzione idrica, le smagliature, per la perdita di tono ed elasticità muscolare, oppure ancora il ristagno di liquidi causati da interventi chirurgici o da insufficienza venosa. 

ELETTROSTIMOLAZIONE: tipologie

E’ possibile definire diverse tipologie di elettrostimolazione muscolare. A servizio di una terapia del dolore e per la riabilitazione esistono infatti tre modalità per sollecitare i muscoli:

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  • elettrostimolazione TENS, che agisce direttamente sulle fibre nervose che presentano un grosso diametro e, attraverso impulsi, aumenta il rilascio di endorfine che a sua volta influisce positivamente sulla percezione del dolore, diminuendolo;
  • elettrostimolazione EMS, che sfrutta le microcorrenti non percepite dall’uomo a causa della bassa intensità. È particolarmente adatta per ridurre il dolore, sia cronico che acuto, derivante da piccoli infortuni; molto spesso, soprattutto in ambito sportivo, è associata all’elettrostimolazione TENS per ottenere maggiori benefici;
  • elettrostimolazione interferenziale, che si genera nel punto di incontro di due correnti a media frequenza. È molto utile per alleviare i dolori causati da ipotrofia muscolare profonda, artrosi dell’anca, tendinopatie profonde e rachide lombare grazie alla duplice azione eccitomotoria, stimolando i muscoli innervati favorendo la riduzione del gonfiore, ed antalgica, in grado di ridurre il dolore.

Infine, anche la frequenza del trattamento può dar origine a ulteriori tipologie di elettrostimolazione:

  • elettrostimolazione continua, ossia quando non si assiste a variazioni dei ritmi della frequenza ed è particolarmente indicata per le fasi che precedono e concludono l’allenamento, vale a dire il riscaldamento e il recupero. Solitamente vengono utilizzati impulsi elettrici a bassa frequenza;
  • elettrostimolazione intermittente, indicata per la durata dell’allenamento, alternando la frequenza nella fase in cui i muscoli si contraggono (cosiddetta fase di lavoro) e in quella in cui si riposano (fase di defaticamento);
  • elettrostimolazione a modulazione di frequenza, che si concretizza nel variare la frequenza durante la fase di lavoro per intensificare la forza;
  • elettrostimolazione a modulazione di ampiezza, la quale rende la durata dell’impulso variabile nella fase di lavoro.

ELETTROSTIMOLAZIONE: benefici

I benefici dell’elettrostimolazione sono evidenti, soprattutto in fase di riabilitazione, poiché il paziente migliora il tono muscolare in seguito all’immobilizzazione di un arto e riesce a sollecitare il muscolo denervato per evitarne la degenerazione.

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Da un punto di vista estetico, con l’ausilio di una cintura o una fascia addominale, i benefici dell’elettrostimolazione consistono nel rassodamento e nel miglioramento degli inestetismi cutanei. Tramite il processo di lipolisi, si bruciano più grassi a beneficio di una maggiore tonicità dei muscoli e di un mirato drenaggio dei liquidi. Infine, in ambito sportivo, l’elettrostimolazione permette all’atleta di recuperare più velocemente da un infortunio e potenziare i muscoli in previsione di un’attività agonistica.

ELETTROSTIMOLAZIONE: controindicazioni

Questa pratica è del tutto sicura ed indolore ma deve essere effettuata da uno specialista con apparecchiature e strumenti adeguati e, se ben eseguita, non comporta particolari controindicazioni. Tuttavia, non tutti possono sottoporsi all’elettrostimolazione: questa terapia può infatti portare ad effetti indesiderati e comportare controindicazioni in alcuni soggetti come portatori di pacemaker, gestanti, pazienti affetti da neoplasie, pazienti affetti da epilessia. Inoltre e’ consigliabile non eccedere con l’elettrostimolazione per chi ha problemi di fragilità dei capillari per non rischiare che questi si rompano.

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Elettrostimolazione € 18,00